E Lux fu
In uscita il sette novembre ed eseguito con la London Symphony Orchestra,_ LUX_ è il quarto album in studio dell’artista catalana e segna una profonda svolta nella sua carriera. Si distanzia nettamente da Motomami (2022), lavoro dalle sonorità ibride tra flamenco, pop e reggaeton. In questo progetto non ci sono né reggaeton né elettronica: Rosalía abbraccia uno stile orchestrale, dal tono spirituale e mistico. L’album sarà strutturato in quattro momenti, come un’opera classica, e conta diciotto tracce che attraversano fino a tredici lingue diverse. Alcuni brani saranno disponibili esclusivamente su CD e vinile, e quindi non compariranno nelle versioni digitali su Spotify e su altre piattaforme di streaming: una scelta che rafforza il carattere rituale e** “analogico”** del progetto. Il tema centrale è la Luce, intesa come luce spirituale. Per costruire il concept, Rosalía si è immersa nello studio della poesia mistica, della vita dei santi e di testi religiosi; ha dichiarato che le lingue messe in gioco non sono casuali, ma appartengono a sante e storie diverse del mondo che hanno ispirato i singoli brani. Tra gli esempi citati dall’artista: quando canta in francese si rifà a Giovanna d’Arco, in ucraino trova ispirazione in Santa Olga di Kiev; altre influenze rimandano a figure come Santa Rosa da Lima e** Santa Teresa**. Una costante che attraversa tutto il disco è la figura centrale della donna: la femminilità, la devozione e l’identità. Ad anticipare il disco è stato il singolo Berghain, pubblicato il 27 ottobre. Intitolato come il celebre club berlinese — simbolo della techno e della libertà — Berghain è stato definito dall’artista una “chiesa moderna”, un luogo dove si cerca la luce nel buio e dove corpo e spiritualità si incontrano. Il brano intreccia tre lingue, tre generi e tre collaboratori molto diversi tra loro, costruendo una sorta di trinità musicale: un singolo che parla d’amore, ma di un amore rivolto a Dio. Con LUX, Rosalía porta a compimento un percorso iniziato con**_ El mal querer_** e proseguito con Motomami: se quei lavori erano raccolte di esperimenti e contaminazioni con radici tradizionali, questo progetto rappresenta una svolta e una piena maturità artistica. Il disco esplora il misticismo femminile, con brani che nascono dall’indagine di vite di sante e pratiche di devozione, e celebra la dedizione — verso la fede, verso la musica, verso un’identità scelta e incarnata. Anche la copertina è parte del discorso tematico: Rosalía appare con un abbigliamento quasi monacale e un copricapo che richiama l’immagine di chi si dedica con impegno a una causa. L’immagine simboleggia la ricerca spirituale, la devozione e la musica come vocazione — un parallelismo che l’artista stessa ha sottolineato, parlando del suo rapporto di amore e rispetto verso l’arte come di una forma di devozione.
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