Abbiamo dimenticato troppo in fretta “Casa Gospel”?


Un anno dall’album di Thasup e Mara Sattei

Il 13 settembre di un anno fa è uscito l’album Casa Gospel di Mara Sattei e Thasup, un album incredibile, qualcosa che ancora dovevamo ascoltare e che, personalmente, ho trovato spaziale. Un album che vede la collaborazione di due fratelli — e già qui stavo sognando: ho iniziato a fantasticare su un ipotetico futuro in cui io e mio fratello ci creiamo basi e testi e sfondiamo. Se poi ci aggiungiamo il genere e il suo scopo, andiamo ben oltre. La sensazione di doverne parlare di nuovo nasce da un giro “investigativo” che ho fatto su Amazon qualche settimana fa, mentre cercavo dischi in offerta per il Black Friday. Mi sono imbattuta in Casa Gospel a circa 13 euro. Una follia. Oltre che generare in me un’urgenza di acquisto quasi isterica, mi è sorta una domanda: ma com’è possibile? Prezzi così li trovi solo per album scarsi, per dischi sconosciuti, per artisti ormai dimenticati, e invece qui stiamo parlando di un album energico, potente e musicalmente forte. Qualcosa che meritava un riconoscimento maggiore, un successo maggiore. La sperimentazione è pazzesca: mischiando influenze gospel con gli stili di entrambi, i fratelli Sara e Davide Mattei hanno creato un’atmosfera che difficilmente non ti travolge. Io l’ho ascoltato subito, passeggiando tra le strade illuminate di Roma, e mi ha colpito fin dalla prima traccia. È un progetto che in Italia è stato davvero qualcosa di nuovo: non solo un disco, ma un’esperienza, un coraggio artistico che merita di essere riscoperto. Quando è uscito, Casa Gospel è arrivato secondo nella classifica italiana degli album, e tra i dischi fisici è stato addirittura il numero uno della settimana. Il giorno stesso, su Spotify, è stato ascoltato più di 2 milioni di volte, e tutte le tracce erano nella top 40 della piattaforma. E poi? Forse siamo stati colti dall’entusiasmo delle uscite successive, forse concluso il clima natalizio abbiamo salutato per un po’ questo album, ma ora che gli odori e il clima paiono gli stessi di un anno fa torneremo ad ascoltarlo? Spero proprio di sì.

13.12.25 Alessia Restucci