Il nuovo album dei 5SOS
Il sesto album in studio della band australiana 5 Seconds of Summer è uscito lo scorso mese e ci ha letteralmente travolti. Che fossero maestri della sperimentazione lo sapevamo già: negli anni hanno saputo giocare con stili diversi senza mai sbagliare una canzone. Anche nei loro progetti solisti hanno lasciato un’impronta riconoscibile, segno di un’identità artistica in costante evoluzione, proprio come quella di ognuno di noi. L’album, pubblicato il 14 novembre e anticipato dai singoli Not OK, Boyband e Telephone Busy, si muove tra pop-rock e alternative, con forti influenze post-punk anni ’80. Il tutto è filtrato attraverso un’estetica Y2K che richiama la musica da garage: energica, istintiva, a tratti folle, quella che ti fa venire voglia di saltare sui tavoli e ballare senza pensarci troppo. Formati da Luke Hemmings, Michael Clifford, Calum Hood e Ashton Irwin, i 5 Seconds of Summer emergono nei primi anni Dieci in un panorama musicale dominato dalle grandi pop band, arrivando al grande pubblico anche grazie al tour con i One Direction. Per chi, come me, prese parte al Where we are tour nel 2014 fu un’esperienza incredibile, vedere due band del genere in una sola serata è un’esperienza da inserire nel curriculum. Quella fu un’esposizione che avrebbe potuto facilmente ingabbiarli in un ruolo marginale, ma che la band ha trasformato in un punto di partenza. Per molti, per molto tempo, i 5SOS sono stati i “secondi”, e forse questa pessima nomina è stata la loro salvezza, concedendogli di fare sempre quello che ritenevano più giusto. Da lì in poi hanno scelto consapevolmente di prendere una strada propria, allontanandosi da qualsiasi etichetta e costruendo un’identità musicale autonoma, fondata su scrittura, suono e sperimentazione. La loro forza è sempre stata il collettivo: quattro musicisti che crescono insieme, lasciando che il cambiamento diventi parte integrante della loro identità artistica. Dal loro ultimo album 5SOS5, uscito nel 2022, ne hanno fatta di strada anche sul piano personale: sia Michael Clifford che Luke Hemmings sono infatti diventati padri di due bambine. Clifford ha raccontato questo nuovo capitolo della sua vita anche attraverso un progetto solista, Sidequest, intimo e personale. Come ogni album dei 5SOS che si rispetti, non poteva mancare la canzone destinata a distruggerci emotivamente: questa volta la dura sorte di farci compagnia quando fuori piove è toccata a I’m Scared I’ll Never Sleep Again, dolceamara, consolatoria e allo stesso tempo struggente. Tutte e dodici le tracce condensano la loro passione e ci ricordano come, in un mondo di band che si sciolgono, loro continuino a resistere. Sempre fedeli a sé stessi, capaci di prendersi le pause necessarie quando servono davvero, non vediamo l’ora di rivederli dal vivo: il 28 aprile si esibiranno all’Unipol Forum di Assago, a Milano, per il loro EVERYONE’S A STAR WORLD TOUR. Di sicuro questo sarà un anno interessante per quanto riguarda i concerti.
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