L’ironica sincerità di Cuta


Cosa è successo dopo Nuova Scena?

Cuta, vincitore di Nuova Scena 2025, sta rapidamente conquistando uno spazio sempre più definito nel panorama rap italiano. La sua forza sta in una scrittura diretta, ironica e disarmante, capace di fotografare la realtà sociale senza filtri, oscillando tra sarcasmo e confessione. Classe 2003, originario di San Giuliano Milanese, Cuta inizia il suo percorso con le battle del 2021, dove inizia a farsi notare per presenza scenica e attitudine. Nel 2024 pubblica il suo primo EP Zero alibi. La consacrazione arriva con Nuova Scena 2, i cui giudici sono Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain, distinguendosi tra i tanti. Successivamente partecipa anche alla Red Bull Posse, collaborando con Madame, Willie Peyote e gli altri finalisti del programma. A dicembre 2025 è uscita la collaborazione con Nitro, I bambini fanno oou, un brano che mette in dialogo due generazioni di rapper. La canzone funziona come una caricatura amara della realtà sociale contemporanea: provocatoria, scomoda, volutamente disturbante. Nitro, reduce dalla pubblicazione del suo nuovo album INCUBI (uscito il 14 novembre), porta il suo stile crudo e consolidato, mentre Cuta risponde con la sua, ormai solita, ironia tagliente e formidabile lucidità. Le ultime uscite di Cuta — Sonniferi, 1%, Prossima vittima, Mettici la faccia — mostrano un artista sempre più consapevole, nonostante la giovane età. In Mettici la faccia affronta il tema dell’inautenticità e della pressione sociale a esporsi a tutti i costi:

PRIMA ERAN COSE SCOMODE, MO È SCOMODO NON DIRLE
CUTA, METTICI LA FACCIA , 2025

È una denuncia contro l’obbligo di avere sempre un’opinione, di trasformare la propria posizione in una performance impeccabile, anche quando non si ha nulla da dire. Prossima vittima, uscito lo scorso 31 ottobre, segna invece un cambio di tono. Qui l’ironia lascia spazio a una sincerità che spiazza. Il brano parla di relazioni, di quelle storie in cui sai già come andrà a finire ma scegli comunque di restare, anche se alle proprie condizioni. L’amore diventa un campo di battaglia, dove si impara a difendersi prima ancora di esporsi. Cuta si mostra vulnerabile, ma ammette anche la paura che questa fragilità possa ritorcersi contro di lui. Perdere il controllo non è più un’opzione. Se vogliamo, ci si protegge anche da se stessi: scegliendo di indossare una maschera non ci si concede di rilassarsi e arrendersi all’amore più puro. È forse questo che rende Prossima vittima una canzone perfettamente aderente al nostro tempo: racconta una generazione che vuole amare, ma non sa più come farlo, intrappolata tra il desiderio di connessione e la paura di esporsi davvero. Ma cosa ci ha reso così terrorizzati dall’amore? Una risposta non c’è ancora, nè io so darne una, ma come l’artista vorrei solo spogliarmi delle mie vulnerabilità pregando che non siano l’arma con cui verrò atterrata. Cuta non cerca di piacere a tutti. Preferisce essere scomodo, a tratti spietato, spesso onesto fino a fare male. Ed è proprio questa sua ironica sincerità a renderlo una delle voci più interessanti e necessarie della nuova scena italiana.

15.12.25 Alessia Restucci