About us

Abbiamo deciso di fare un magazine mensile che speriamo, un giorno, di poter stampare in grandi tirature; al momento siamo online e cartacei in pochissime copie che trovate in luoghi dedicati.

Se ci stai leggendo sulla carta, sei unico/a.

Vogliamo parlare di musica, della nostra musica, quella che ascoltiamo, non per forza quella dei grandi numeri. Vogliamo parlare della musica che ci smuove, quella che vale la pena di essere discussa. E parleremo solo di musica: niente recensioni di film, di mostre, di sfilate. È una scelta che sicuramente delimita il nostro pubblico, ma abbiamo scelto di non essere l’ennesima prova di studenti di Editoria che scriverebbero un articolo pure sulle nuove strisce pedonali pur di esercitarsi; rispettiamo la scelta di tutti, ma in questo caso non stiamo pensando alla carriera o alle prospettiva, almeno non solo.

Noi di Fuori Tempo, Chiara e Alessia ci conosciamo da un anno circa e il nostro primo incontro fu durante una “gita universitaria” con la classe di Antropologia Urbana: parlammo di musica camminando tra il giardino delle religioni, una moschea e poi ancora in un centro sociale nei pressi di Torpignattara. Ogni volta che ci incontravamo per i corridoi dell’università ci mitragliavamo di domande del tipo: “Quindi? Il nuovo feat di Massimo Pericolo?”, “Hai sentito che bomba Fiamma viva?” “Ma, secondo te, cosa intende quando dice Realizzare che poi se ne va, rateizzare un debito che non si ferma?” e ancora: “Cosa ne pensi dei punti di vista di Mezzosangue e nayt in Valzer? Chi rappresentava cosa? E Orietta Berti quanto è suggestiva?”. Aspettavamo ogni album in uscita, ogni concerto, ogni singolo, con trepidazione e la voglia di commentarlo, portando nella discussione le impressioni nostre, dei nostri rispettivi amici, dei genitori a cui avevamo costretto l’ascolto (piccola tip: Tutto fuori controllo va molto tra le mamme, anche quelle che ascoltano solo De Andrè e Dalla, credetemi).

Così, un giorno abbiamo deciso di scrivere i nostri pensieri e raccogliere le opinioni dei nostri amici, ragazzi e ragazze della nostra età, in un magazine che uscisse mensilmente. Un po’ perché scrivere ci piace, un po’ perché a noi piace anche la vecchia scuola, il ritorno al cartaceo e all’analogico è un qualcosa a cui teniamo molto.

Non pensiamo che le nostre opinioni siano migliori di quelle degli altri, anzi. L’obiettivo è (e sarà sempre) quello di discuterne insieme, interrogarci, consigliarci e continuare a parlare di musica, della cultura che si cela dietro questo mondo. Far conoscere, divulgare, scoprire cose nuove. Abbiamo provato a fare finta di niente, ma la musica è importante per noi e lo è per i ragazzi che ci circondano, che frequentano i nostri stessi ambienti, che troviamo ai bar, ai muretti a fumare. Vogliamo parlare di live e di serate, di sudore e di passione, non di segmenti di 15 sec per Tik Tok (a cui, ahimè, ci siamo piegate anche noi per pubblicizzare Fuori Tempo, sperando di darvi qualcosa in più rispetto al resto). Non sappiamo come si evolverà, come si sostenterà, ma sappiamo che vogliamo curiosare le vostre tip sugli emergenti e discutere di testi.

Se volete inviarci le vostre opinioni, i vostri articoli, scriveteci a fuoritempomagazine@gmail.com.

Continuiamo a parlare di musica. Continuiamo a farlo insieme.


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